LA FACCIATA IN STILE SETTECENTESCO

E’ opportuno premettere che, per la parte descrittiva della Collegiata, l’autore di queste noterelle non ha alcuna pretesa di offrire un saggio di storia o critica d’arte, né una descrizione a carattere professionale. Più modestamente si propone di mettere a disposizione di una vasto pubblico una illustrazione, concisa, e, per quanto possibile, esatta e fedele di quel singolare monumento che è la Chiesa Collegiata di S. Maria a Mare, e delle opere in essa custodite.

La Collegiata di Maiori ha una facciata sette-centesca - anche se ideata e costruita nell’Ottocento - composta da un quadro centrale e da due ali laterali; vi si aprono tre porte, delle quali la centrale, rivestita di semplici valve di bronzo, è alta quasi il doppio delle due laterali. Il quadro centrale, a sua volta, si compone di una sezione inferiore, che fa corpo con le ali laterali e alle quali si congiunge con lesene (elementi architettonici con funzione decorativa rappresentati da una fascia verticale in rilievo o dipinta oppure da una mezza colonna sporgente, n.d.r.) sormontate da capitelli compositi, e di un fregio superiore, pure fiancheggiato da lesene, nel quale si apre una lunetta Lucifora semicircolare.

Al fregio è sovrapposto un frontone triangolare (ornamento proprio dell’architettura classica posto come coronamento di edifici, porte, ecc., n.d.r.), con a centro un finestrino a occhio di bue. Le lesene poste a lato del fregio, con capitelli ( in architettura la parte superiore di una colonna su cui si poggia l’architrave o un altro elemento orizzontale, n.d.r.) corinzi si raccordano alle ali del prospetto mediante motivi a volute (ornamento a spirale, n.d.r.) , mentre il raccordo dell’architrave del frontone si conclude con modiglioni (mensola a duplice voluta, dalla forma a S, usata come motivo decorativo nella cornice degli ordini corinzio e composito e a volte anche ionico, n.d.r.).